Progettazione dal basso del giardino di via Locchi

Progettiamo insieme il giardino dietro la scuola Don Minzoni (via Locchi)!

Come nasce l’idea dell’intervento
Nel settembre 2010 a Firenze si tennero 100 assemblee cittadine in 100 luoghi diversi, ripetute a distanza di un anno, organizzate dal Comune di Firenze per coinvolgere i cittadini nell’elaborazione di proposte per la trasformazione di alcuni luoghi della città. In una di queste assemblee venne posta da alcune mamme la questione del giardino di via Locchi sul retro della scuola Don Minzoni. L’associazione “La città bambina” e l’associazione “Architetti senza frontiere” espressero la volontà di sperimentare sistemi di intervento sul verde urbano sostenibili dal punto di vista ecologico, educativo, della qualità del gioco e della modalità di gestione attraverso il coinvolgimento degli abitanti. Nacque così l’idea di collaborare a un progetto sperimentale di trasformazione di un’area verde secondo queste modalità nuove, scegliendo l’area di via Locchi come luogo di sperimentazione e analizzando contemporaneamente tutta l’offerta di luoghi per i bambini nel quartiere.

L’area del progetto. Osservazioni su usi e funzioni
Lo spazio del giardino in questione, se da una parte è “povero” dal punto di vista estetico e progettuale, dall’altra è ricchissimo nel potenziale di uso da parte dei bambini, essendo proprio all’uscita della scuola, luogo di incontro quiotidiano, e presenta paradossalmente delle potenzialità di gioco spontaneo e di avventura proprio grazie all’assenza di strutture di gioco predeterminate e alla presenza di alcuni elementi primari essenziali: l’acqua, la terra, gli alberi. Non servono infatti attrezzature complicate e costose (scivoli, altalene o altro) per esaltare le potenzialità del gioco spontaneo e d’avventura espresse dai bambini, l’importante è riconoscerle e non reprimerle secondo
un’idea di gioco che corrisponde solo alla visione degli adulti. Questo spazio si può migliorare con il contributo e le idee di tutti, ma soprattutto dei bambini stessi. Da qui è nata una prima proposta di laboratorio e di gioco progettuale interattivo realizzato durante la festa di fine anno scolastico a Giugno 2011. Lo scopo era di creare in quella occasione un laboratorio di progettazione partecipata che servisse per lanciare l’attività e sondare le reazioni dei bambini e dei genitori all’ idea di essere coinvolti.

La revoca del finanziamento concesso dall’Autorità della partecipazione alla proposta di sostegno al
processo partecipato presentata dalla scuola
Visti i risultati positivi del primo laboratorio realizzato a giugno abbiamo proposto alla dirigente della scuola di presentare una prima richiesta di supporto all’autorità della partecipazione per la progettazione partecipata del giardino, considerandola una grande occasione di educazione alla cittadinanza attiva e di apertura della scuola al territorio, di restituzione alla scuola di una funzione di catalizzatore di energie collettive che fluiscono dalle aule alle famiglie attraverso i bambini e dalle famiglie alle istituzioni. La proposta è stata accolta da parte dell’Autorità della partecipazione della Regione Toscana, che ha finanziato il progetto con decreto di settembre 2011.
Purtroppo però questa opportunità non è stata riconosciuta come tale dalla dirigente della scuola che, con il suo atteggiamento poco motivato e poco consapevole, ha costretto l’Autorità al ritiro del finanziamento. Noi però non ci rinunciamo….abbiamo entro il 30 novembre la possibilità di ripresentare il progetto con i cittadini come diretti proponenti attraverso una raccolta di firme. E’ per questo che vi chiediamo di collaborare con le associazioni proponenti, per promuovere un laboratorio di progettazione sul giardino che parte dai bambini ma si apre a tutta la cittadinanza. L’idea che muove il nostro approccio alla progettazione degli spazi verdi è che questi spazi
funzionano meglio quanto più le persone se ne appropriano e li sentono vicini, trasformandoli attraverso azioni dirette ispirate alla creatività e ai desideri dei frequentatori, inventando giochi e attività, prendendosene cura…

Chi sono le associazioni proponenti:
La Città Bambina nasce per valorizzare lo sguardo dei bambini nella trasformazione della città attraverso il loro coinvolgimento in
laboratori di progettazione partecipata, cantieri di autocostruzione, attività di educazione ambientale attiva nelle scuole e sul territorio.
Perché se la scuola è aperta, la città è un’aula.
Contatti e info: lacittabambina@gmail.com http://lacittabambina.wordpress.com/

Architetti Senza Frontiere Italia – Toscana nasce a Firenze nel 2011 da un gruppo di professionisti la cui ambizione è
coniugare una forte finalità sociale a quella professionale. L’Associazione è partner di Architetti Senza Frontiere Italia, fondata a Milano
nel 1998 e si inserisce nel network ASF-International assieme a diverse organizzazioni in Europa e nel mondo attive nell’ambito della
cooperazione allo sviluppo sia locale che internazionale. L’azione si concretizza attraverso la promozione e la realizzazione di attività
formative e progetti di architettura che seguano programmi di sviluppo socio territoriale ed ambientale, riconoscendo le comunità
insediate come attori rilevanti dei processi di trasformazione.
Contatti e info: toscana@asfitalia.org http://www.asfitalia.org/

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